Nell'azienda svedese Epicenter è boom di dipendenti che vogliono il Rfid: un microchip che, se impiantato sotto pelle, permette di interagire con le macchine, aprire porte e fare acquisti. È grande come un chicco di riso ed è in grado di sostituire il documento d'identità, la carta di credito, il badge, può aprire porte e attivare pc e stampanti: si tratta di un chip che, impiantato sotto pelle, può trasformare gli uomini in "cyborg". leggi su ilgiornale.it
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L’Hi-Tech alleato della medicina: non si tratta di comuni tatuaggi, ma di sensori a fior di pelle dotati di caratteristiche tecniche in grado di rivelare, attraverso impulsi elettrici, le funzioni vitali del paziente, senza andare a “sporcare” la pelle dello stesso: l’applicazione può essere rimossa nel giro di qualche giorno con un risciacquo d’acqua. leggi su blastingnews Per Giuliano Noci, professore di Strategia e Marketing alla School of Management del Politecnico di Milano, il biomarketing rappresenta l’ulteriore evoluzione del neuromarketing. “Abbiamo la necessità di comprendere come risponde un individuo esposto a uno stimolo visivo, olfattivo o altro. Da qui la necessità di combinare nuove tecniche di rilevazione con quelle tradizionali …. A noi interessano una pluralità di segnali biometrici, per comprendere le emozioni e le reazioni suscitate da un prodotto, da un brand o da uno stimolo.” leggi su agi.it |
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Agosto 2019
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